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I 10 film della mia vita – Mediterraneo (1/10)

E d’improvviso…ho deciso di cimentarmi in un’impresa: trovare i 10 film della mia vita.
Stimolato dalla notizia odierna (oggi 25 aprile 2017) del trentacinquesimo compleanno di ET (che sicuramente troverà posto in questa classifica), ho deciso di iniziare questa avventura.
I film NON sono in ordine di importanza…perchè ognuno ha avuto la sua importanza, la loro visione mi ha mosso qualcosa dentro e, in taluni casi, continua a smuoverla ogni volta che li rivedo. Ma diciamo così: li immagino tutti al primo posto a pari merito.
Non sono un esperto di fotografia, montaggio, recitazione. Parlo solo di emozioni (le mie) che questi film mi hanno regalato.
Via quindi con il primo.

I 10 film della mia vita – Mediterraneo (1/10)

Mediterraneo è un film del 1991, diretto da Gabriele Salvatores, con Diego Abatantuono, Claudio Bigagli e Giuseppe Cederna, ispirato e liberamente tratto dal romanzo Sagapò di Renzo Biasion, edito da Einaudi. Ha vinto il premio Oscar per il miglior film straniero nel 1992.

La locandina di Mediterraneo

La locandina di Mediterraneo

Al di là delle informazioni generali di rito, nella mia classifica Top10 è sicuramente il film più visto assieme a Febbre a ’90.
E’ come una calamita, magica e invisibile ma potentissima: appena Sky Cult lo propone, a qualunque ora del giorno o della notte, inizio a vederlo e non mi stacco fino alla fine.
Le musiche. I personaggi, così inverosimili eppure reali allo stesso tempo. La guerra raccontata non secondo i soliti clichè, ma dal punto di vista di questi soldati italiani dimenticati su un isola sperduta della Grecia. Le battute, di un Abatantuono perfettamente tagliato nel ruolo del Sergente Lorusso e degli altri personaggi del film.
Lo ammetto: mi commuovo ogni volta come la prima volta.
Quando il bicchiere, lanciato per terra al matrimonio dell’attendente Antonio Farina con la bella Vassilissa, non si rompe e oscuri presagi si addensano sul futuro della coppia neo sposa, sobbalzo ancora sul divano sperando in un finale diverso.
Finale che invece ogni volta mi strappa le lacrime, con i tre commilitoni ormai anziani a raccontarsi e ricordare il passato.
Ci vedo tante cose in questo film, e tante cose mi ha provocato.
La voglia di vedere la Grecia, conoscere questo popolo e questo paese circondato in ogni dove dal mare come la mia Isola.
L’ammirazione per un senso di amicizia che va oltre…gli anni, la guerra, le sofferenze.
Mi ha fatto sentire fiero di essere italiano, questo film, quando vinse l’Oscar.
Mi ha fatto pensare ai nostri nonni, alle loro campagne in Africa e nei posti più sperduti, quando la guerra era una tragica e ricorrente abitudine.
Mi ha fatto andare a letto tardi, in definitiva, per aspettare un finale che già conoscevo a memoria…ma che ogni volta sapeva farmi emozionare.

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