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Curva Mero

Ravenna FC 1913 Sports fan

“Ma perchè quel Mariano Sotgia non gioca in Serie A?”

Partiamo dalla fine.
Sven Goran Eriksson, allenatore della Lazio, si presenta in sala stampa e con il suo solito aplomb spiazza tutti: “Prima che possiate farmi qualsiasi domanda, mi spiegate perchè quel Sotgia non gioca in Serie A?”.
E’ il giorno mercoledì 1 dicembre 1999, allo stadio Bruno Benelli si gioca Ravenna-Lazio, gara di andata degli ottavi di finale di Coppa Italia.
Finisce 1 a 1, gol di Boksic e Vecchiola.
Ma al di là del risultato, va in onda il Mariano Sotgia Show: Lombardo (mica uno che non corre…) non riesce minimamente a contrastarlo, il buon Sven cambia fascia al pelato e dirotta Gottardi sulle tracce del tamburino sardo…niente da fare, Mariano imperversa.

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Ravenna FC 1913 Sports fan

“Tirate subito fuori il CD di Gigi D’Alessio!”

Pescara – Ravenna… ma ho le stellette!

Stagione calcistica 2000/2001, e come dimenticarla?
Stavo svolgendo il Servizio Militare presso il Poligono Foce Reno, ho un “trentasei” da giocarmi in famiglia ma forte è la tentazione di un Pescara-Ravenna all’Adriatico.
Certo, il regolamento parla chiaro: non posso allontanarmi più di tot chilometri dalla caserma, ma suvvia… Pescara andata e ritorno, in pullman coi ragazzi, cosa vuoi che succeda?
Per le 23.00 sarò in caserma e avrò appeso la pezza Ubi Ra Ibi Nos anche questa volta.
Così decido che sì…si va! Io e il fido C. partiamo a metà mattina.

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Ravenna FC 1913 Sports fan

Ravenna Fc 1913: C siamo!

30/04/2017: Ravenna Fc 1913 C siamo!
O, se preferite le denominazioni moderne che così tanta poesia hanno tolto al calcio, “Che tanto già lo so che l’anno prossimo io gioco in Lega Pro!“.
E’ ormai tradizione per me, parlando di Ravenna Calcio, perdermi la partita promozione perchè ho prenotato con largo anticipo le ferie e non sono a Ravenna.
Questa volta è un bar di Peschici ad assistere al declino di un uomo, a come il tifo possa trasformare un essere umano in una canna in balia del vento degli aggiornamenti di Twitter.
Al quarto Amaro del Capo, il cameriere forse preoccupato dalla mia faccia stravolta mi chiede cosa stia accadendo.  “Niente niente… è che la mia squadra del cuore si sta giocando la promozione“. “E che squadra è? Dimmelo che la metto in tv“. “Eeeehhhh… la tv...”.
Fatemi dire soltanto che non ha vinto la squadra più forte. Imolese e Delta Rovigo ci erano superiori.
Ma ha vinto la squadra con più carattere, con più attributi, con undici ragazzi spinti dal pubblico che non hanno lasciato lì una palla fino al novantesimo. Ed è giusto e bello così.
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