30/04/2017: Ravenna Fc 1913 C siamo!
O, se preferite le denominazioni moderne che così tanta poesia hanno tolto al calcio, “Che tanto già lo so che l’anno prossimo io gioco in Lega Pro!“.
E’ ormai tradizione per me, parlando di Ravenna Calcio, perdermi la partita promozione perchè ho prenotato con largo anticipo le ferie e non sono a Ravenna.
Questa volta è un bar di Peschici ad assistere al declino di un uomo, a come il tifo possa trasformare un essere umano in una canna in balia del vento degli aggiornamenti di Twitter.
Al quarto Amaro del Capo, il cameriere forse preoccupato dalla mia faccia stravolta mi chiede cosa stia accadendo. “Niente niente… è che la mia squadra del cuore si sta giocando la promozione“. “E che squadra è? Dimmelo che la metto in tv“. “Eeeehhhh… la tv...”.
Fatemi dire soltanto che non ha vinto la squadra più forte. Imolese e Delta Rovigo ci erano superiori.
Ma ha vinto la squadra con più carattere, con più attributi, con undici ragazzi spinti dal pubblico che non hanno lasciato lì una palla fino al novantesimo. Ed è giusto e bello così.
Gian, fidati: andiamo su noi!
Era l’intervallo di una partita qualsiasi di questo campionato.
Venivamo da una sfilza di inutili pareggi, molti per zero a zero, che ci avevano relegato a metà classifica.
Ma chi segue questa squadra da 26 anni, dalla Serie B alla Promozione, ormai ha l’occhio lungo: questi lottano, questi ci credono, questi prima o poi iniziano a vincere.
E portando un Borghetti al mio amico Gian all’altezza della cancellata che divide curva e tribuna, glielo dico a bruciapelo: Gian, fidati, andiamo su noi!
Lui mi guarda più o meno come mi guardò quando pronosticai lo scudetto della Dinamo, e mi augura tutto il bene del mondo… perchè tifa Cesena, e io auguro allo stesso modo tutto il bene del mondo al suo Cesena.
Lelj al novanteseiesimo: sembrava solo un’occasione persa
Non ricordo, francamente, quando è iniziata l’inversione di tendenza.
Di sicuro l’acquisto di Broso e lo svincolo di quellolà al primo secondo utile alla ripertura del mercato, ha cambiato diverse cose in campo e, forse, anche nello spogliatoio.
Ma quando arrivi a giocarti la partita contro l’Imolese a tre turni dalla fine, con i bolognesi primi a +5 e con una partita in meno, devi per forza vincere per sperare.
E invece ne uscì un pareggio con il gol in mischia di Lelj in pieno recupero. Lì per lì, anche io pensai: che occasione buttata via! Ma poi accadde una cosa strana.
Il pubblico di fede giallorossa, numeroso come non mai, iniziò a cantare: “Noi ci crediamo” e la squadra fu festeggiata come se fosse appena maturata una vittoria.
Lì, ne sono convinto, la storia è cambiata. L’Imolese ha iniziato a sentire la paura e la stanchezza di una stagione sempre al vertice.
E i nostri hanno capito che per noi, noi della Curva Mero, loro avevano già vinto, ed eravamo pronti a sostenerli a prescindere dal risultato.
I nostri leoni
A futura memoria e perenne ringraziamento, ecco i nostri leoni della stagione 2016/2017:
PORTIERI: Venturi, Spurio.
DIFENSORI: Giacomoni, Larese, Mandorlini, Mingozzi, Venturini, Voria, Grandoni, Ferri.
CENTROCAMPISTI: Ambrogetti, Ballardini, Boschetti, Forte, Guagneli, Lelj, Rrapaj, Selleri.
ATTACCANTI: Graziani, Sua Maestà Innocenti, Luzzi, Sabba, Broso.
ALLENATORE: Mauro Antonioli.
Ubi Ra Ibi Nos. Sempre con voi!